Yamato (popolo)

Yamato o Iamato
大和民族
Foto di una famiglia giapponese
 
Luogo d'origineGiappone
Popolazione120.000.000+
Linguagiapponese
Religioneateismo, shintoismo, buddhismo, cristianesimo
Gruppi correlatiRyukyuani, Ainu[1] e Taiwanesi[2]

Il popolo Yamato (大和民族?, Yamato minzoku, nella letteratura anteriore anche etnia Yamato) e Wajin (和人?, Wajin, letteralmente "popolo di Wa")[3] è il gruppo etnico nativo dominante del Giappone.[4][5][6]

Il termine entrò in uso intorno alla fine del XIX secolo per distinguere gli abitanti del Giappone continentale dai gruppi etnici minoritari che si erano insediati nelle aree periferiche del Giappone, come gli Ainu, i Ryukyuani, i Nivkh, gli Orok, nonché i Coreani, i Taiwanesi e gli Aborigeni taiwanesi che erano incorporati nell'Impero giapponese all'inizio del XX secolo. Il nome fu applicato alla casa imperiale del Giappone o "corte di Yamato" che esisteva in Giappone nel IV secolo ed era originariamente il nome della regione in cui il popolo Yamato si insediò per la prima volta nella provincia di Yamato (odierna prefettura di Nara). Generazioni di storici, linguisti e archeologi giapponesi hanno dibattuto se la parola sia legata a quella più antica Yamatai (邪馬台?). Il clan Yamato fondò la prima e unica dinastia del Giappone.

  1. ^ Yuka Suzuki, Ryukyuan, Ainu People Genetically Similar, su asianscientist.com, 6 dicembre 2012.
  2. ^ Jean A. Trejaut, Estella S. Poloni, Ju-Chen Yen, Ying-Hui Lai, Jun-Hun Loo, Chien-Liang Lee, Chun-Lin He e Marie Lin, Taiwan Y-chromosomal DNA variation and its relationship with Island Southeast Asia, in BMC genetics, vol. 15, n. 77, 26 giugno 2014, DOI:10.1186/1471-2156-15-77.
  3. ^ David Blake Willis e Stephen Murphy-Shigematsu, Transcultural Japan: At the Borderlands of Race, Gender and Identity, Taylor & Francis, 2007, p. 272, ISBN 978-0-203-02910-7.
    «Wajin, che è scritto con caratteri cinesi che si possono leggere anche Yamato no hito (persona di Yamato)»
  4. ^ Mark Levin, The Wajin’s Whiteness: Law and Race Privilege in Japan, in Hōritsu Jihō (法律時報), vol. 80, n. 2, 1º febbraio 2008, pp. 80–91, SSRN 1551462.
  5. ^ J. Robertson, Blood talks: Eugenic modernity and the creation of new Japanese, in History and Anthropology, vol. 13, n. 3, 2002, pp. 191–216, DOI:10.1080/0275720022000025547, PMID 19499628.
  6. ^ Michae Weiner (a cura di), Japan’s Minorities: The Illusion of Homogeneity, 2ª ed., Routledge, 2009, ISBN 978-0-415-77264-8.

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